Conosco bene la paura. Ormai mi sono abituata a lei, ma quando arriva è sempre inaspettata e io non so che farmene della sua compagnia: è scomoda, irritante, ossessiva.
Io la mia paura non la mostro a nessuno, me la tengo tutta dentro, e la nascondo, finchè è possibile: ma è ingombrante, e appesantisce.
Conosco bene la paura, perchè è sempre lì, anche quando non c'è nessun motivo di esserci, quando nessuno mai potrebbe pensare che possa arrivare. Eppure eccola, lei che mi prende in giro, che non la smette mai di parlare, che mi fa incazzare, e piangere.
Conosco bene la paura, e certe volte riesco a vincerla, a parlare sopra di lei, a dimostrarle che forse mi ha sottovalutata; riesco a non vederla, anche se c'è, perchè devo, non posso fare altrimenti.
E quando riesco a vincerla, è tanto, tantissimo. Ma il fatto che gli altri non capiscano quanto sia costata per me quella piccola vittoria, ecco, questo mi fa venire ancora più paura.
In certe persone lei c'è sempre, o quasi. In altre, no, riesce a catturarle di meno, forse perchè sono più forti, più intelligenti di lei, o forse perchè sono più superficiali. Non lo so.
Conosco bene la paura e quando non la sento mi preoccupo, la cerco e la faccio venire lo stesso. Sono quelle volte che serve: sai che se non è con te, qualcosa potrebbe andare storto.
La paura è bastarda.
A volte arriva con un'amica sua, l'ansia.
E lei è un altro discorso. L'ansia la sto conoscendo adesso.
Ma la paura, quella, sì, la conosco bene.
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